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Fate silenzio: è Natale!
Di Fabrizio Vincenti (del 23/12/2021 @ 20:53:17, in NohaBlog, linkato 1171 volte)

È Natale. Lo so che non ce ne siamo accorti, ma è Natale anche quest’anno.

Mai come ora è necessario ribadire che il Salvatore è già nato, secoli fa, e non ce ne sono altri da nessun’altra parte.

Voi potete ostinarvi a mettere quel che volete nei vostri presepi freddi e artificiali, ma quella mangiatoia non riuscirete a riempirla con nessun altro se non con quel Salvatore di cui una volta si parlava tanto. Ora non più. Non se ne sente parlare nelle Chiese; persino il Vaticano è reticente nel pronunciarne il nome.

L’aria che tira fuori da Betlemme è tossica. Perfino tra i pastori, chiamati a suon di urla dagli angeli, esterrefatti davanti all’obbrobrio dell’animo umano, non c’è alcun accordo su quale sia la direzione giusta per la grotta. E mentre si perde tempo, e ci si sbraita addosso come se dei dèmoni avessero iniettato rabbia nelle vene dei malcapitati, Lei sta già partorendo, tra sante urla di dolore, inascoltate da gente ingrata per la vita, per la libertà e per la dignità che da lì a poco ci è data, tanto che qualcuno, lassù, ha avuto così tanta fiducia e coraggio da chiamarci figli. Pur sapendo che mai ci saremmo considerati e comportati da fratelli.

È stato fatto di tutto quest’anno affinché nessuno si accorgesse che la stella si è posata lì dove spunta il mistero. Erode ha anticipato tutti, re magi, angeli e pastori. Ha mandato le sue guardie a confondere, a terrorizzare, ad aizzare la folla in preda ai fumi allucinogeni, con lo scopo di negare il mistero.

Voi potete star lì, vicino al vostro fuocherello, notte e giorno, giocando con i vostri dati: quante sono le pecore, quanto latte si munge, quali producono la lana migliore, quanti sono gli arieti, quanti cani avete per tenere compatto il gregge, quanto guadagnerete quest’anno con il formaggio. E mentre fate i vostri calcoli, maledicendo il pastore a voi vicino, pensando che sia sua la colpa della vostra disgrazia, Erode ha già realizzato il suo piano.

Il Salvatore è nato e nessuno se n’è accorto. E non avete idea di quello che è accaduto veramente, poiché non si è mai visto un mistero più grande di questo. Uno nasce per poter dire di essere figlio e per poter dire a voi, gente distratta, che avete un Padre e per questo non ci dovrebbe essere discordia tra di voi, poiché la sua eredità non si esaurisce per quanto possano essere egoisti i vostri calcoli.

Vi è stato detto di non parlare con quello e di non invitare a casa vostra quell’altro. A memoria, vi risulta che il Salvatore abbia mai detto qualcosa del genere? A voi, pastori ingrati, vi risulta che in vita sua il Salvatore si sia mai comportato così?

L’unica cosa alla quale Erode ci tiene più della sua stessa vita è cancellare il Mistero dalla storia, dalle vostre vite. E non sapete che è proprio il Mistero il significato che più si addice al Natale?

Tu, con tutti i tuoi dati, vorresti spiegare il mistero di Dio che nasce, dall’eternità alla storia per trasformarla in una storia eterna? Non ci riuscirai, né tu, né Erode con tutte le sue guardie di palazzo. Nessuno può impedire a quella Presenza di riempirti la mangiatoia, se non il tuo cuore di pietra ricoperto di cianfrusaglie. Fai spazio, fuori, dentro, ovunque tu possa, fai spazio, poiché il letame di Erode ti ha già ricoperto le ginocchia. Zittisci tutti e fai parlare il Mistero che poi, in fondo, è quanto di più silenzioso tu possa immaginare. Non è questo di cui tu ed io abbiamo bisogno? Del silenzio del mistero del Natale!

Lascia i cani abbaiare là fuori tutta la rabbia per un solo osso che gli è stato gettato, finendo con l’azzannarsi a vicenda, pensando di divertire colui che, malauguratamente per lui, si ritiene il padrone, ritenendo che Betlemme fosse sua.

Il Re è nato e tu stai perdendo tempo. Fai silenzio, fai spazio, apri gli occhi e contempla l’unico Mistero che davvero ti riguarda: Dio che ti è nato dentro perché ha intenzione di farsi una sola cosa con te, e non lasciarti più per l’eternità.

Quanto più scopri il Mistero, e in esso riposi, più Erode là fuori impazzirà, in preda al delirio degli obblighi e dei salvacondotto. Ma tu ed io, ricordalo sempre, siamo per Dio e di Dio, poiché Lui è per noi.

Sai cosa fecero i Re magi, una volta contemplato il Mistero, vero? Per un’altra strada fecero ritorno. Anche tu, dunque, non imboccare la stessa strada da cui sei venuto fin qui. In fondo è Natale anche per questo, perché tu possa non tornare nelle grinfie di Erode. Le doglie sono già iniziate e le urla io le sento sin qui.

Non perdere altro tempo cercando falsi salvatori tra le lande desolate delle tue paure. Vai dritto al Mistero poiché a Natale è la Verità in persona che viene a visitarti, e credimi, non c’è potere al mondo che possa impedirgli di nascere.

È ora.

È Natale.

Lasciali urlare là fuori le loro minacce. In fondo, se hai scoperto il mistero della Vita, non devi più aver paura della loro minaccia di morte. Non è questo che ha detto fino all’ultimo dei suoi giorni il nostro Salvatore?!

Buon Natale a te, fratello, sorella mia! Buon Natale a te!

Fabrizio Vincenti