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Lavori infiniti per la ristrutturazione della Scuola Primaria Primo Polo di Galatina
Di Redazione (del 18/10/2020 @ 17:22:11, in Comunicato Stampa, linkato 734 volte)

La cosa che più mi fa specie è l'ipocrisia di chi racconta che i ragazzi e la scuola devono essere messi al primo posto. In ogni contesto si dice che i ragazzi  devono avere la precedenza su tutto perché rappresentano il nostro presente e il nostro futuro. 

Vi racconto una storia.

Il finanziamento di circa 1.000.0000,00 di euro per la ristrutturazione della Scuola Primaria Primo Polo di Galatina situata in Piazza Cesari è stato ottenuto dall'Amministrazione comunale a guida Cosimo Montagna. Ricordo bene quel momento, salutato entusiasticamente per via del fatto che finalmente si poteva rendere totalmente sicura e più confortevole la scuola.  Io ero in Giunta come assessore ai lavori pubblici. 

I lavori per la ristrutturazione sono iniziati un anno e mezzo fa, esattamente il 7 marzo 2019. 

Sarebbero dovuti terminare dopo 5 mesi. 

Sono trascorsi 17 mesi e ancora non si conosce la fine dei lavori e tanto meno la consegna del cantiere al Comune che a sua volta  metterà l'edificio ristrutturato a disposizione dell'Istituzione scolastica.

Morale della storia? Oggi i  ragazzi utilizzano la scuola a metà.

Ci hanno raccontato che serve spazio nelle scuole per consentire ai ragazzi di affrontare il delicato periodo storico in massima sicurezza e invece si assiste ad un prolungamento dei lavori in una scuola  senza alcuna previsione della fine.

I lavori si sono fermati prima dell’estate per diversi mesi anche se nessuna ordinanza o decreto imponevano all’impresa di non lavorare. I Lavori sono fermi nuovamente ora e non si conosce il motivo. Quello che si sa è che la scuola è un cantiere aperto almeno per metà del suo spazio utile.

Chi si accolla la responsabilità della cosa pubblica? Chi deve dare spiegazioni ai genitori dei ragazzi che frequentano la scuola, agli insegnanti che faticano a tenere distanziati e in sicurezza i bambini?  

I lavori non ancora terminati di fatto privano i ragazzi di spazi didattici preziosi costringendoli al distanziamento minimo, condizione ben diversa da quella che si determinerebbe se avessero  l’intero edificio a disposizione. 

Servono più fatti e meno chiacchiere. 

e nel frattempo aspettiamo chiarimenti e dettagli.

 

Andrea Coccioli

Italia Viva Galatina