\\ Home Page : Articolo : Stampa
Lettera aperta ai genitori degli alunni di Noha
Di Antonio Mellone (del 16/02/2020 @ 15:30:00, in Istituto Comprensivo Polo 2, linkato 3227 volte)

Carissimi Genitori, mi dice l’uccellino che la scuola di Noha rischia la chiusura. A partire dalla scuola media.

Questo non tanto per l’endemica riduzione delle nascite e di conseguenza della popolazione scolastica (sì, c’è anche questo), ma soprattutto per il fatto che a qualche papà e mamma dimorante a Noha è venuto di recente il ghiribizzo di iscrivere il proprio figliolo alla prima media di diciamo altri Istituti fuoriporta.

Sicché con il numero delle attuali pre-iscrizioni c’è il serio pericolo di non riuscire a formare una classe completa, con la conseguenza di interrompere una tradizione nohana di studi secondari di primo grado durata quasi mezzo secolo.

Ricordo che la scuola media inferiore arrivò a Noha all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso, allorquando i cittadini si facevano sentire e i politici servivano a qualcosa, e fu ubicata nei locali al piano terra di una casa privata della famiglia Gabrieli, in via Collepasso. Chi scrive studiò fra quelle mura, ed ebbe la fortuna di incontrare professori tra i migliori che potessero capitare a un garzoncello tra i dieci e i tredici anni di allora.

Il bell’edificio di via degli Astronauti, invece, con tutti i servizi, i laboratori, la palestra, la biblioteca e l’orto, arrivò qualche decennio dopo.

Ora, premettendo che qui non si vuole colpevolizzare nessuno, Vi prego, Cari Genitori degli scolari, di pensarci bene due volte, anzi quattro, dico all’eventualità di sradicare più che la scuola di Noha il vostro bambino dalle sue naturali storia e geografia, e dal gruppo dei suoi compagni a km zero.

Vero è che la scuola italiana, riforma dopo riforma, è stata ridotta alla stessa stregua di un’azienda privata, onde l’istruzione viene ormai vista come una merce, i dirigenti son trasformati in manager, gli insegnanti in coach, e studenti e genitori considerati clienti, o peggio ancora followers. Siamo, è vero, all’assurdo di una scuola-ente-pubblico costretta, taglio dopo taglio di bilancio, a far quadrare i conti, raggiungere il famoso break-even-point, ampliare la quota di mercato, predisporre piani di marketing, se non proprio (orrore) chiudere in utile, e dunque avere un numero minimo di studenti per classe.

Ma voi, Cari Genitori, non metteteci del vostro. Se possibile, evitate di considerare la vostra prole come un fagotto in spedizione, un pacco postale da trasportare di qua e di là, e voi stessi dei novelli Rider con la vocazione dello Chauffeur. Avete delle ottime scuole elementare e media a portata di mano, perché mai snobbarle? Non è che avete contratto anche voi il virus dell’ostentazione borghese del proletario, altrimenti detto provincialismo?     

Mi spiegate perché questa voglia di pendolarismo precoce e dunque sadomasochismo? Davvero avete così tanto tempo (e tanti soldi) da buttar via? Sicuri che l’idea di una scuola esotica per i vostri ragazzi sia il meglio per loro?   

Ma perché, dico io, voler precorrere i tempi, quando i vostri rampolli avranno tutta una vita davanti per doversi svegliare prima, incolonnarsi in mezzo al traffico, stressarsi, e magari arrivare al dunque endemicamente in ritardo?           

Credete voi davvero che altrove ci sia l’El Dorado? E che l’erba della scuola vicina sia sempre più verde? Non vi ha ancora detto nessuno che le medie di Noha hanno uno dei corpi docenti più stabili, affiatati e preparati di tutto il comprensorio comunale?

Guardate che dalla sede di Noha continuano a venir su fior fiori di studenti, pronti a farsi valere alle superiori, e poi anche all’università, e quindi nella professione e in qualunque cosa scelgano di fare. Io ne conosco a bizzeffe.

L’uccellino di cui sopra mi dice che servono numero 6 studenti aggiuntivi per creare finalmente una classe di prima media nohana (un po’ meno di quelli che avrebbero deciso l’esodo verso la “terra promessa”). Ripeto: soltanto altri sei ragazzi con la voglia di continuare a “giocare in casa”, dando così linfa vitale a una scuola benemerita.

Cari Genitori, non so come si formino le vostre opinioni in merito a questo e ad altri fatti importanti che ci riguardano: mi auguro non attraverso i gruppi Whatsapp (che dovrebbero esser dichiarati incostituzionali), ma con tanto studio, altrettante riflessioni ponderate, e un pizzico d’amore.

Cordiali saluti.

Antonio Mellone