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Del PPTR condividiamo il principio ma non il metodo
Di Redazione (del 27/09/2013 @ 14:09:10, in Comunicato Stampa, linkato 2717 volte)

E’ di questi giorni la discussione sul PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale) che la Regione Puglia ha adottato in data 2 agosto 2013, ci facciamo carico delle richieste raccolte da comuni cittadini e, nei prossimi giorni, chiederemo un incontro al Sindaco per meglio illustrargli quali siano le difficoltà rilevate e capire se sia possibile assieme, stante la rilevanza del problema, portare avanti una battaglia condivisa nell’interesse della collettività. Del PPTR condividiamo il principio di tutela del paesaggio e del territorio, ma non il metodo adottato che sta creando grande disorientamento e preoccupazione. Le preoccupazioni maggiori riguardano quei moltissimi cittadini i cui suoli, edificatori sino al 2 agosto, apparirebbero oggi vincolati e dunque inedificabili. Tale aspetto riguarda anche le aziende agricole che abbiano subito delle modifiche in tal senso e che vedrebbero ridimensionate le proprie attività. Il problema, forse, è anche più grande di quanto si immagini e riguarda veramente tutti, basti pensare alle conseguenze sulle entrate del Comune per un inevitabile mancato gettito IMU, qualora si dovesse arrivare a una rideterminazione dei valori delle aree fabbricabili. Con il gruppo delle Civiche, GALATINA IN MOVIMENTO – GALATINA ALTRA – NOVAPOLISMOVIMENTO PER IL RIONE ITALIA, di cui sono espressione, abbiamo sollecitato una campagna d’informazione cui l’Amministrazione ha risposto annunciando che avrebbe messo a disposizione, presso il Palazzo della Cultura, le tavole riguardanti il nostro territorio, per la presa visione del PPTR. Nel sollecitare la partenza di tale iniziativa riteniamo la stessa, se pur utile, comunque insufficiente, stante il grande impatto e le modifiche sostanziali che tale nuovo strumento urbanistico potrebbe portare rispetto al Piano Urbanistico Generale approvato di recente. Il servizio d’informazione e assistenza che sollecitiamo e cui facciamo riferimento si rivolgerebbe e si metterebbe a disposizione essenzialmente del cittadino comune, poiché le associazioni di categoria o le imprese sono le uniche a essere già informate e strutturate. L’urgenza è data dall’opportunità normativa che consente di procedere alle osservazioni a tutela dei propri diritti, ammissibili improrogabilmente entro il 6 novembre 2013.

Marcello P. Amante

In rappresentanza delle Civiche