\\ Home Page : Articolo : Stampa
Scuola di sopravvivenza (1/2)
Di Antonio Mellone (del 07/08/2013 @ 13:37:30, in Fetta di Mellone, linkato 3500 volte)

Qualcuno s’è chiesto come mai, nonostante l’inaugurazione bis del complesso monumentale della vecchia scuola elementare di Noha, su questo sito campeggi ancora ben evidenziato il contatore di mesi, giorni, ore, minuti e secondi calcolati a partire dalla prima inaugurazione avvenuta nel mese di dicembre 2012.

La risposta è purtroppo la solita: la vecchia scuola elementare di Noha pur essendo stata inaugurata un paio di volte non è ancora funzionale al 100%. Ebbene sì, signore e signori, non lo è, nonostante le apparenze, nonostante le favole che ci hanno raccontato, e nonostante qualcuno creda ancora ai rospi che si trasformano in principi.

Allora diciamo che quel contatore inizierà il suo turno di riposo se e solo se verranno risolti una volta per tutte i problemi che andiamo denunciando pubblicamente da un paio d’anni (ci manca solo di interessare la Magistratura, affinché faccia luce, individuandone le responsabilità, su di una vicenda che non può rimanere sospesa per sempre come se nulla fosse successo).

Come abbiamo già avuto modo di dire un paio di migliaia di volte, questo bellissimo plesso ha un allaccio all’energia elettrica ancora provvisorio. Qualcuno - non sapremo mai chi, a meno appunto di una sentenza giudiziaria - ha scordato di progettare/costruire quel piccolo particolare rappresentato da una cabina elettrica in muratura necessaria alla connessione alla rete energetica per i famosi 50 kwh richiesti (mentre attualmente, e precariamente, pare che ci sia ancora il cosiddetto allaccio di cantiere per 10 kwh).

Orbene, chi è stato attento senza esser distratto dalle vave politiche avrà capito una buona volta che con questo stratagemma la struttura potrà pur funzionare alla bell’e meglio, ma mai al massimo. Per far degli esempi: l’ascensore (anche e soprattutto per eventuali avventori disabili ai quali purtroppo non pensa nessuno) pur essendo stato progettato ed installato, e pur essendo di marca buona, non funziona (e di questo passo potrà arrugginire tranquillamente senza aver mai portato una sola persona in vita sua dal piano terra al primo piano dello stabile, e viceversa); l’impianto di condizionamento non farà né caldo né freddo, tanto sia che l’interruttore sia su “on” sia che sia su “off” è uguale: l’impianto sarà sempre e comunque out, game-over, down (lemmi noti anche a chi non è madrelingua inglese), ergo la vecchia scuola elementare di Noha sarà double-face, un igloo in inverno ed una sauna nel corso del solleone estivo; ed infine i pannelli fotovoltaici issati sulla terrazza: senza questo benedetto allaccio saranno per sempre fuori combattimento, e, sconnessi come sono, non riusciranno a produrre nemmeno un kilowattora uno di energia elettrica (altro che “struttura autosufficiente dal punto di vista energetico”).

[Continua tra un paio di giorni con la seconda “Fetta di Mellone – estate 2013”. Non perdertela.]

Antonio Mellone